CBD cosmetics and compliance

CBD nei cosmetici: cosa bisogna sapere per essere in regola e conformi

Le normative sul CBD nel mondo

Dal 2019 i cosmetici a base di CBD stanno riscuotendo un enorme successo in tutto il mondo. Nonostante la crescita delle vendite ed un futuro promettente, l’uso del cannabidiolo nei prodotti di bellezza è soggetto a normative severe e, in alcuni paesi, è considerato ancora illegale. Vi siete mai chiesti se i vostri cosmetici a base di CBD siano conformi agli standard internazionali?

Questo articolo si propone di introdurre le normative relative al CBD nell’Unione Europea e nel Regno Unito (ma non solo) con lo scopo di fornire una panoramica sulle restrizioni in vigore. Biorius può aiutarvi a ottenere un’etichetta ed una formula conformi alla legislazione di qualsiasi paese.

Il CBD nell’industria cosmetica

  • Cos’è il CBD e perché usarlo nei cosmetici?

Il CBD o cannabidiolo è un composto attivo appartenente alla categoria dei cannabinoidi, naturalmente presente in diverse specie di cannabis e nella canapa industriale. A differenza del THC (anch’esso presente nella cannabis), il CBD non ha alcun effetto psicotropo e come tale può essere utilizzato nei cosmetici. Si ritiene che abbia proprietà antiossidanti, idratanti, antibatteriche o antinvecchiamento e che mostri benefici terapeutici. Mentre il CBD può essere utilizzato legalmente come ingrediente, il THC può essere considerato solo un contaminante, con una percentuale massima tollerata nel prodotto finale che varia da un paese all’altro.

  • Tendenze dei cosmetici al CBD

Come già sopramenzionato, il mercato dei cosmetici a base di CBD è in rapida crescita, ed è molto promettente per i marchi che mirano ad entrare in un settore non ancora saturo con opportunità nei mercati di massa e di nicchia.

Gli Stati Uniti rimangono i primi in classifica, ma altre parti del mondo stanno recuperando terreno, come l’Europa. Anche il Regno Unito diventerà un mercato importante per questo tipo di cosmetici.

Il CBD è trendy e le proiezioni attuali prevedono che diventi un ingrediente essenziale nel mondo della bellezza. In particolare, l’olio di CBD sta riscuotendo un maggiore interesse da parte degli operatori del mercato e sta venendo gradualmente integrato nelle formule di make-up. Vengono regolarmente lanciati nuovi prodotti per il trucco, la cura dei capelli e della pelle a base di CBD, il che consente ai marchi di proporre tecniche innovative e formule di bellezza rivoluzionarie.

CBD regulations in the EU/UKRegolamenti CBD nell’Europa e nel Regno UnitoCBD regulations in the EU/UK

  • Quadro giuridico

Dal 2020 il CBD non è più considerato come una droga. All’interno dell’Europa, diverse specie di cannabidiolo sono elencate in un registro ufficiale conservato dal Parlamento europeo e dalla Commissione europea. Solo le specie di CBD ivi elencate possono essere utilizzate. Inoltre, devono essere estratte esclusivamente da steli, fibre o semi di cannabis ed il loro contenuto originale di THC deve rispettare un limite massimo. In effetti, la Convenzione Unica sugli Stupefacenti del 1961, tuttora in vigore, vieta semplicemente “la fioritura delle cime fruttifere della pianta di cannabis”.

I Regolamenti sui Cosmetici dell’UE e del Regno Unito fanno riferimento a questa convenzione; quindi, questi standard sono quelli che si applicano ai cosmetici nell’Europa e nel Regno Unito.

Tuttavia, gli Stati membri dell’UE hanno interpretato questa convenzione dando luogo a molte norme nazionali. L’armonizzazione a livello europeo è in discussione, ma fino a quando non avverrà, i marchi cosmetici dovranno conformarsi ad ogni disposizione nazionale in vigore. La Francia, per esempio, consente l’uso solo di alcune specie di CBD registrate nel catalogo ufficiale europeo, mentre stabilisce il contenuto massimo di THC di una specifica pianta. Anche i Paesi europei non membri dell’UE, come la Svizzera, presentano qualche disparità. La Finlandia sta invece considerando i prodotti a base di CBD come farmaci da prescrizione e non come cosmetici. 

Pertanto, la conformità dei prodotti cosmetici a base di cannabidiolo nell’UE e nel Regno Unito è complicata, in primo luogo a causa dei diversi livelli di regolamentazione. Alcuni rappresentanti degli Stati membri dell’UE hanno espresso le loro preoccupazioni in merito all’uso sicuro del CBD, soprattutto per gli alti livelli di CBD e per i claim che non si adattano più al quadro dei cosmetici. La Commissione europea prevede quindi una richiesta di dati per fare in modo che il SCCS possa rivedere ufficialmente la sicurezza del CBD nei cosmetici. L’uso cosmetico del CBD verrà presto regolamentato ulteriormente in Europa.

  • Come essere conformi in Europa e UK

In sintesi, ecco cosa bisogna tenere in considerazione per rendere conformi la formula e l’etichetta dei cosmetici a base di CBD:

  1. Leggi europee e degli Stati membri (comprese le future normative che verranno adottate)
  2. Qualità della pianta di cannabis, contenuto di THC e specie di CBD autorizzate
  3. Valutazione tossicologica dell’ingrediente CBD, secondo l’Articolo 3 del Regolamento UE sui Cosmetici
  4. Non pubblicizzare il cannabidiolo come se fosse THC (o cannabis)

Quest’ultimo punto è molto importante in quanto pubblicizzare il THC è illegale. Di conseguenza, i marchi cosmetici non devono creare confusione tra CBD e THC (o più in generale tra cannabis e droghe) con la loro strategia di marketing, comprese le loro affermazioni.

Inoltre, sebbene l’uso del CBD sia legale in Europa e nel Regno Unito, è ancora un argomento delicato. Infatti, la GAFA sta vietando la pubblicità del CBD ed alcuni noti fornitori di servizi di pagamento possono vietare la vendita di prodotti legati alla canapa.

Pertanto, lo sviluppo di cosmetici a base di CBD dev’essere fatto con estrema attenzione, e la scelta dei giusti claim e della pubblicità è fondamentale.

Regolamenti internazionali sul CBD

Il CBD è legale in molti paesi del mondo e le relative normative condividono alcuni punti in comune con l’Europa, come la limitazione del contenuto di THC o le parti di cannabis o canapa consentite.

  • Come viene regolamentato il CBD nel mondo?

Dopo le pressioni esercitate dall’industria del CBD, nel 2018 è stata legalizzata la coltivazione della canapa negli Stati Uniti, il che ha portato ad un fiorente mercato di cosmetici a base di CBD. Come in Europa anche se in percentuale diversa, la concentrazione di THC è limitata e deve essere coltivata da un titolare con licenza. Inoltre, la Food, Drug and Cosmetics Act vieta le allegazioni terapeutiche, mentre i poteri federale e degli Stati applicano le proprie disposizioni, come la California.

Tuttavia, non tutti i Paesi sono “amichevoli” come gli Stati Uniti. L’Australia, per esempio, considera i prodotti di bellezza a base di cannabidiolo come beni terapeutici. Di conseguenza, i requisiti legali per l’importazione sono più complessi e comportano investimenti più elevati. Inoltre, la produzione è strettamente monitorata e deve essere conforme alle norme PIC/S GMP.

I cosmetici a base di CBD possono anche essere vietati, come in Cina, che lo sono dal 2021 o in Canada, dal 2018. Alcuni paesi dell’ASEAN, come la Malesia o le Filippine, sono dello stesso parere.

  • Come ottenere cosmetici conformi nei Paesi in cui il CBD è legale?

In conclusione, possiamo dunque affermare che le normative riguardanti CBD sono numerose in tutto il mondo. I marchi di cosmetici devono adattarsi al maggior numero di paesi a cui si rivolgono, tenendo presente che questo argomento borderline rimarrà sempre complesso, anche se l’uso del cannabidiolo nei prodotti di bellezza è autorizzato. Per avere una formula e un’etichetta conformi a livello internazionale, è dunque necessario tenere presente:

  1. Le disposizioni dei singoli paesi e degli Stati Membri
  2. Valutazione tossicologica dell’ingrediente CBD
  3. Il contenuto massimo di THC autorizzato
  4. Requisiti aggiuntivi applicati ai cosmetici a base di CBD (autorizzazioni, avvertenze aggiuntive sull’etichetta, specificità dell’elenco INCI…)
  5. La distinzione tra CBD e THC

Questi punti avranno un impatto sulle vostre etichette e sulle loro dichiarazioni, sulla scelta degli ingredienti, sulla formula, sulla strategia di comunicazione e sul budget finale.

Il team di BIORIUS può aiutare i marchi a verificare la conformità dei loro cosmetici a base di CBD per qualsiasi mercato, compresi i futuri cambiamenti normativi previsti che potrebbero influire sulla vostra formula.

I nostri tossicologi possono aiutarvi a evitare le riformulazioni, valutando il giusto livello di CBD che potete inserire nel vostro prodotto cosmetico, tenendo conto delle normative attuali ma anche di quelle più severe previste in futuro. Abbiamo già valutato numerosi prodotti di bellezza a base di cannabidiolo, il che ci rende esperti del settore.

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